La tradizione racconta che i grissini sono nati a Torino nel 1679 quando Antonio Brunero, fornaio della corte, creo’ questo tipo di pane su indicazione del medico reale per poter far mangiare il piccolo Vittorio Amedeo II .
Il futuro re infatti, causa problemi di salute, non digeriva la mollica del pane normale quindi venne creato questo pane privo di parte morbida.
Grazie alla loro alta digeribilita’ e alla facilita’ di conservazione furono subito un successo, prima in Piemonte e poi in tutto il resto d’Italia.
Persino Napoleone Bonaparte se ne innamoro’ a tal punto che nel XIX secolo istitui’ un servizio dedicamente dedicato al loro trasporto . L’imperatore li chiamava “les petits Batons de Turin” i piccoli bastoncini di Torino.
Esistono varie tipologie di grissini i Robota’ caratterizzati dalla nodosita’ dovuta a lavorazione e arrotolamento a quelli stirati .
Nel corso degli anni si sono ampliati da quelli dolci a quelli salati, con semi e farine integrali… insomma tanti grissini diversi per accompagnare ogni gusto e desiderino
Oggi vi propongo la mia ricetta , con semola di grano duro, semplici da fare ma vi assicuro vi ldaranno grandi soddisfazioni
Se non li magiate subito tutti …anche se ho i miei seri dubbi… potete conservarli in un contenitore ermetico oppure in un sacchetto ben chiuso. Hanno una lunga conservabilita’.
Alla prossima ricetta
Stefania
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Benvenuto Marzo, ti ho aspettato con tanta frenesia. Sarai un mese di grandi…